domenica 16 gennaio 2011

Caso "Cooperazione e Sviluppo": Volpe fa chiarezza

Dopo il disastro amministrativo, organizzativo ed economico della Comunità di Bellizzi perpetrato in soli 20 mesi dai provetti ''Assessori competenti'' (sic)... ora si stanno cimentando nello smantellamento della società pubblica, senza attendere i decreti attuativi da parte del Ministero dell' Economia. Azione che provocherà danni irreparabili, economicamente e socialmente. Hanno avuto la sfacciataggine di arrivare alla fine dei contratti, 31 Dicembre 2010, affidati alla società pubblica Cooperazione e Sviluppo senza un piano organico e strategico alternativo come garantire i servizi e ricollocare i lavoratori. Il personale in forza alla società ha dei diritti acquisiti ben definiti dalla legge, che nessun ''capriccio amministrativo'' può negargli. Qui non si parla di poterli ingannare come hanno fatto con i concorsi truffa alle cuoche e aiuto cuoche, che erano assunte con contratti a termine (precarie), che con pretesti hanno sistematicamente fatto scartare, dopo anni di professionalità, facendole rendere inidonee da una fantomatica commissione concorso. Le hanno sistematicamente sostitituite con altre a loro piacimento, sempre in forma precaria e con l'aggiunta del sottosalario. Hanno generato una sorta di guerra tra ''poveri'', ferendo queste lavoratrici nella loro dignità. I lavoratori, quelli che hanno scioperato il 14 Gennaio scorso, hanno un contratto a tempo indeterminato. Il ''campione'' di borosità: l'assessore alla programmazione generale, nonchè al personale ed ai servizi del ''niente'', tal Bettinelli, ha perso completamente la bussola, lui e tutto il resto della ''compagnia'' amministrativa. Allora, invece di dire cose prive di raffronto con la realtà dei fatti, provate a dare delle risposte alle vostre incongruenze:
A) La legge che imponeva una riorganizzazione delle società pubbliche è del 2008. Gia nella medesima legge si parlava di dismissioni dei servizi entro il 2010, prorogabile entro il 31 dicembre 2011. Anche un'ipotesi di scioglimento delle ''pubbliche'' è prorogato al 2011. Se l'intenzione era di sciogliere la società pubblica perchè nel 2010 avete speso soldi per la ricapitalizzazione della società?
B) Sono stati spesi soldi pubblici letteralmente sperperati, perchè non c'era bisogno di nessuna ricapitalizzazione.
C) Sempre la stessa legge 2008 (reiterata), vi imponeva ed impone tutt'ora un piano strategico di ricognizione dei servizi, e che doveva essere concertato e confrontato preventivamente con le organizzazioni sociali e sindacali per evitare di dismettere e privatizzare eventuali servizi a svantaggio della Comunità.
D) Si doveva scongiurare, come recita la norma, di provocare un facile arricchimento del privato che subentra nella gestione dei servizi. A questo doveva seguire un piano di ricollocazione della forza lavoro.
E) La Società è costretta a ''vivere'' obbligatoriamente fino al 30 giugno 2011 per via degli affidamenti ancora in essere. Allora perchè non avete dato seguito ad una proroga di tutti i servizi, come NOI vi avevamo proposto in Consiglio a Dicembre? Perchè avete prorogato solo la gestione dell'impianto di Pubblica Illuminazione per tre mesi ..(partorendo poi la genialità di privatizzare per 20 anni il ''nostro'' impianto nuovo, con Sei milioni e mezzo di Euro)?
F) Perchè avete affidato a privati i servizi di mensa e di pulizia degli edifici pubblici solo per un'anno? Oggi ci troviamo a pagare il privato e continuiamo a tenere i dipendenti di Cooperazione e Sviluppo con lo stesso profilo lavorativo. Stiamo pagando doppi costi di personale che porterà un'ulteriore aggravio per il Bilancio dell'Ente e per ''NOI'' cittadini. Chi pagherà questi costi aggiuntivi?
Spiegate ai cittadini quali lavoratori avete collocato nella continuità lavorativa ad oggi con i diritti acquisiti... NESSUNO!!! Dov'è il futuro prossimo di questi 23 lavoratori, spiegatelo con semplicità alla nostra Gente e agli stessi Lavoratori. Il problema vero è che il gioco delle tre carte è finito.
Sono bastati 20 mesi per dimostrare tutta la vostra incapacità.
Sono bastati 20 mesi per ''rompere'' tutto quello che funzionava in questa Città.
Quanto pensate di andare avanti con false promesse, illusioni e inutili aspettative. Non serve più ricercare pretesti nell'accusare le ALTRI di ''strumentalizzazioni''. Quei Lavoratori e Lavoratrici, come gran parte dell'opinione pubblica, è indignata da sola dal vostro modo arrogante ed insensibile nel trattare le problematiche che riguarda il futuro delle persone e di una intera Comunità che ha conosciuto altre ''stagioni'' di solidarità e diritti.
Mimmo Volpe - Capogruppo di Città Possibile