Dopo l’ennesimo esposto su una presunta occupazione abusiva di suolo pubblico inviato al prefetto ed a tutti gli organi competenti dal leader del movimento politico "Cittá Passibile" Mimmo Volpe, il personale dell’ufficio tecnico ha verificato ieri la fondatezza della denuncia. Nel mirino dell’opposizione era finito un grande gazebo in legno lamellare (12 metri per 5 m) fatto installare su di un’area comunale (piazza San Gennaro) dai titolari di un bar che costeggia la frequentatissima via Roma. I responsabili dell’ufficio tecnico hanno così riscontrato che per il gazebo non c’era stata l’autorizzazione completa da parte del Comune: da qui l’ordine a rimuoverlo dal suolo pubblico. «La procedura di autorizzazione non era completa - ha spiegato un responsabile dell’ufficio tecnico - quindi abbiamo invitato i titolari a smontare il gazebo». «Su suolo di proprietá pubblica hanno realizzato una struttura in legno che occupa gran parte della piazza di accesso pubblico - si leggeva nell’esposto di Volpe - tale opera è sprovvisto di cartello di cantiere dal quale si evinca il titolo autorizzativo ed il regolamento del Comune di Bellizzi». Dure le parole del capogruppo di opposizione Domenico Volpe: «Ci voleva l’opposizione affinché ci fossero i dovuti controlli? - Afferma Volpe - Noi abbiamo impiegato anni per realizzare piazze e strade per rendere il più possibile vivibile questa comunitá; questi pseudo - amministratori per una manciata di consensi (voti) svendono Bellizzi. Noi contestiamo il principio generale, ormai stanno svendendo gli spazi pubblici che sono di tutti i cittadini. A noi non interessa l’aspetto individuale: è il principio generale che è stato infranto». Volpe conclude: «E’ un atto gravissimo perché si arreca solo un danno alla comunitá, sperperando risorse».
Dario Luca Mattia