venerdì 16 marzo 2018

Amministrative: simboli o persone?


Bellizzi - Nel 2019 i cittadini di Bellizzi dovranno tornare alle urne per decidere chi succederà al sindaco Mimmo Volpe.

Oggi iniziamo un percorso mirato all’approfondimento delle forze politiche in campo per chiarirci le idee, laddove possibile, sulle persone che potranno davvero raccogliere il testimone di governo cittadino. Restando sull’attualità, il primo spunto è fornito dall’exploit del Movimento 5 stelle che, alle comunali del 2014 qui a Bellizzi, ha raccolto davvero poco. Il candidato Antonio Granato raccolse poco meno del 5% con quasi 400 voti. Attenzione però: al di là del valore del candidato, della sua storia e di ciò che ha fatto negli anni, e questo vale soprattutto per i nuovi movimenti politici della post modernità globale, ciò che conta è il messaggio. Difatti, come abbiamo visto nelle ultime elezioni, tanti candidati “grillini” all’uninominale sono stati scelti negli ultimi giorni e qualcuno addirittura, sconfessato dalla sua stessa parte politica, ha affrontato il test elettorale giungendo primo dinanzi ad un ministro del precedente governo. La domanda vera è: a Bellizzi c’è da attendersi la ricandidatura di Antonio Granato o usciranno fuori altre figure? Il cittadino di Bellizzi seguirà l’onda lunga del movimento grillino? Domande a cui forse solo il tempo potrà dare risposta. È giusto ricordare che in una seppur superficiale analisi storica delle elezioni comunali, il comportamento del cittadino elettore bellizzese non è stato sempre accondiscendente quando a profilarsi c’era la “filiera istituzionale”. Cosi nel pieno vigore del berlusconismo, con Governo, Regione e Provincia al centrodestra, Bellizzi aveva un sindaco di centrosinistra.  E non ci meraviglieremmo affatto, se i bellizzesi in cabina elettorale scegliessero, in luogo di un mezzo nuovo dal brand forte e di tendenza ma con prestazioni ancora da saggiare, l’usato sicuro con molti chilometri percorsi di esperienza e altrettanti da fare d’impegno.