venerdì 20 agosto 2010

Aeroporto: Volpe - il patto con Alitalia creerà problemi ai piccoli centri

"I comuni più piccoli rischiano di rimanere stritolati nello scontro in atto tra Provincia e Comune di Salerno sul fronte aeroporto e, soprattutto, c'è il pericolo che non riescano a far fronte ai nuovi costi che comporta l'accordo con Alitalia". E' un'analisi severa quella che Mimmo Volpe, per sette anni vicepresidente dell'ente ed oggi membro dell'assemblea consortile, fa delle scelte scaturite dall'assemblea che ha ridisegnato i vertici del consorzio aeroportuale. Ad attirare le maggiori critiche di Volpe la decisione di affiddare ad Alitalia il compito di riportare i voli di linea sullo scalo salernitano. "L'accordo con la compagnia di bandiera - spiega Volpe - ha un costo elevatissimo ed è impossibile non chiedersi come si farà fronte a questi nuovi oneri. I comuni più piccoli già hanno grandi difficoltà economiche, caricarsi di nuovi oneri per loro potrebbe significare la bancarotta. Questa intesa con Alitalia sembra più un capriccio che una necessità, soprattutto perchè ci sono altre compagnie disposte ad operare da Pontacagnano a costi minori". Su questo punto Volpe ha parole dure per Augusto Strianese, cui pure riconosce grandi meriti per essere riuscito negli anni passati a scongiurare il declassamento dello scalo. "Sull'intesa con Alitalia - incalza Volpe - mi meraviglia il silenzio di Strianese. Con questa scelta sembra che rinneghi il suo originario progetto per l'aeroporto di Pontecagnano. In queste settimane, poi, mi sembra che Strianese non abbia difeso i risultati raggiunti nel recente passato: in sei mesi al Costa D'Amalfi sono transitati 14mila passeggeri su tre tratte. Numeri che contano, a dispetto della crisi sorta con la Gan". Dopo la stoccata tirata a Strianese, Volpe commenta la nomina dell'assessore regionale Giovanni Romano alla presidenza del cda: "In questo modo - dice Volpe - è come avere la Regione in seno al consorzio. Mi auguro che i 46 milioni di euro lasciati in eredità da Bassolino e Cascetta possano essere bene utilizzati. Ora è indispensabile recuperare uno spirito unitario tra i maggiori azionisti del consorzio, non è possibile immaginare di tenere fuori il Comune di Salerno".
(Fonte: Corriere del Mezzogiorno)