Il vecchio pulmino che l’ha accompagnato nei tanti viaggi non ce la fa più, ma soprattutto ha macinato chilometri e compiuto dieci anni di onorato servizio, per condurre Franco Leo, nato a Battipaglia il 2 maggio 1969,e residente a Bellizzi (SA) alla via Cairoli n. 22, diversamente abile, affetto da tetraparesi spastica, che lo costringe, dalla nascita sulla sedie a rotelle, chiede un contributo per l’acquisto di un pulmino, con pedana elettrica per sollevare la carrozzella sul mezzo. Il costo globale si aggira sui 35.000 Euro e tale cifra è di gran lunga superiore alla disponibilità finanziaria della famiglia. Franco non possiede il controllo delle braccia e delle gambe ed è affetto da disturbi del linguaggio, incomprensibile per gli altri ma capito dalle persone con cui agisce quotidianamente, famiglia ed amici. Difficoltà di comunicazioni che ne hanno determinato in passato l’isolamento, nonostante la sua spiccata intelligenza. Poi con tenacia e passione, all’inizio quasi per gioco, si è applicato al computer e con un rudimentale marchingegno applicato al PC, è riuscito a realizzare alcuni disegni. Acquisendo maggiore tecnica e capacità, ha realizzato dei quadri di rara bellezza, con colori solari che hanno destato la curiosità e l’interesse dei tanti amici, che nel 1998 culmina in una mostra molto apprezzata da pubblico e critici. Quell’esperienza ha incentivato Franco a cimentarsi anche con la scrittura riuscendo a realizzare un pubblicazione che l’ha impegnato per diversi anni, proprio per la difficoltà di scrivere con la testa e per i ricoveri, cui spesso è sottoposto, per le precarie condizioni di salute derivanti dall’immobilizzazione. Il libro “Dio parla al mondo attraverso un disabile” è stato presentato presso biblioteche, Enti, Università, manifestazioni di solidarietà, giornate dedicate ai diversamente abili ed il ricavato della vendita è stato per la maggior parte devoluto alle missioni Saveriane in Africa. Il primo mezzo di trasporto, acquistato nel lontano 1999, ha macinato centinaia di migliaia di chilometri e non è più utilizzabile, anche perché la madre stessa era costretto a “caricarlo” sulle spalle per adagiarlo sul sedile, con tutti i rischi conseguenti, poiché non è dotato di pedana.Con l’avanzare dell’età non è più possibile, per la genitrice, per cui necessita dotarlo di un mezzo idoneo con la pedana elettrica che permetta di salire la sedia a rotelle agevolando chi quotidianamente si prende cura di lui. Franco segue tutte le attività culturali sia del territorio sia a livello nazionale, espone i suoi dipinti, presenta il suo libro. Conduce uno stile di vita improntato sulla sacralità, mettendo al primo posto l’Eucarestia, offrendo al Signore, attraverso la sua “croce”, la sedia a rotelle, invia un messaggio di gioia, di speranza, con la convinzione che sia stato proprio Dio a dargli forza e capacità per affrontare e superare ogni difficoltà accettando questa sua condizione. Franco confida nell’aiuto e nella sensibilità di ognuno, affinché possa vincere questa nuova sfida e realizzare il suo sogno di poter acquistare il nuovo mezzo di trasporto. Ringrazia quanti l’aiuteranno.
(Fonte: Il Nuovo Salernitano)