In agosto l'interrogatorio di Arcangelo Martino davanti al pm Giancarlo Capaldo. Martino, ex assessore a Napoli e accusatore di Berlusconi, ha deciso di raccontare tutto e precisa nel verbale in riferimento a parlamentari "comprati" per fa cadere Prodi: "Seppi da Verdini che Berlusconi fece ottenere ad Ernesto Sica il posto di assessore nella Giunta Regionale della Campania ma che Berlusconi riteneva Sica un ricattatore e come tale innafidabile. Sica mi disse che egli aveva tutto il diritto di avere la candidatura alla Presidenza della Regione in quanto Berlusconi gli doveva molto, disse che lo conosceva molto bene e aveva dormito per diverso tempo nella sua casa di Roma in via Plebiscito da cui era stato allontanato per gelosia di Paolo Bonaiuti e dell'avvocato Ghedini. Sica disse che Berlusconi doveva a lui la caduta del governo Prodi in quanto si era adoperato con l'aiuto di un imprenditore amico di Sica e ben conosciuto da Berlusconi per convincere, previo esborso di ingenti somme di denaro, alcuni senatori a votare contro Prodi. Mi fece il nome del Senatore Andreotti e del Senatore Scalera. Mi mostrò anche dei fogli su cui, a suo dire, vi erano segnati gli estremi dei bonifici".