Al termine di un’estate impegnativa e faticosa, alla conclusione di un progetto ambizioso e innovativo, è giunta l’ora di tirare le somme e giudicare obiettivamente il successo dell’attività svolta. Come sempre la Montagna. Quel punto di riferimento guardato da me come un mezzo–obiettivo per raggiungere grandi traguardi e grandi risultati, quel luogo che segna un confine tra moderno e passato, quel comprensorio che vanta la possibilità di attirare turisti e appassionati all’insegna della cultura e dell’ecologia. I Picentini , sognati come un grande serbatoio di ingresso turistico risultano essere un risorsa essenziale, e l’esperienza legata all’amore per questo comprensorio fa si che il tutto venga ricompensato a dovere. Questa volta, l’avventura parte da Acerno, da quel piccolo comprensorio posto a confine tra l’Irpinia e il Salernitano che molte volte viene poco considerato, eppur che vanta una quantità immensa di possibilità turistiche e paesaggistiche. L’incontro con il Presidente dell’Ass. Agape Ilario Cuozzo, uno scambio di opinioni, un’intesa immediata, e cosi da Febbraio iniziano subito i lavori per la costituzione del primo programma turistico-escursionistico dell’ Estate Acernese. Un’idea nuova e nello stesso tempo “pericolosa”, con la possibilità di toppare e di proporre un qualcosa poco diffuso e poco apprezzato, ma la determinazione è tanta e non servono tanti fronzoli, ma rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare. Già dalla metà del mese di Febbraio, pochi giorni dopo l’incontro, iniziarono cosi le prime ricognizioni all’interno del comprensorio montano. L’obiettivo non era tanto quello di offrire al turista la possibilità di usufruire di una guida e di attraversare conosciuti sentieri del Club Alpino, ma quello di inventare qualcosa di nuovo, di mettere il turista al centro di questo progetto e di individuare passaggi di interesse plurale e collettivo. In poco tempo con l’esperienza dei locali si individuano tre percorsi nuovi: Il sentiero delle Acque, il Sentiero dell’Archeologia industriale e degli acquedotti e il Sentiero delle vecchie mulattiere. Il primo un interessantissimo circuito che partendo dal centro del paese e raggiungendo la località Murge si immerge nella natura facendo subito capire il tema dello stesso percorso. Si scende verso il letto del Tusciano dove i ruderi di un mulino e un ponte del ‘700 danno inizio alla vista dell’ “acqua”. Dal mulino poi, alla riscoperta delle “100 acque di Acerno”, visitando la sorgente dell’Acqua Riegi, la cascata e la sorgente dell’Acqulella , per giungere sugli antichi castagneti del “Piano” che conducono in fantastiche cerrete adornate da prati a tappeto e tantissimi fiori. La vista di conformazioni decorative naturali di felici e alberi secolari ci conduce alla sorgente e alla grotta di Santo Laurienzo, al corso del Torrente Astratto che viene attraversato sul bordo più orientale per ammirare il suo scorrere piacevole, la sosta alle sorgenti di “Accino” (l’Acino) e la possibilità di decidere se tornare al paese discendendo lungo le cascate e i ponti di legno dell’ Aiello oppure attraversare il bosco di San Lorenzo e giungere a Bardiglia. Un lavoro di segnalazione della senti eristica, con vernice bianco azzurra, un lavoro duro di messa a posto del sentiero con roncole, pale, decespugliatori e tanto olio di gomito, un continuo monitoraggio alle acque e alle condizioni del terreno. Il primo sentiero è organizzato e pronto all’uso per metà Maggio. Dal “Sentiero delle Acque” ci spostiamo al sentiero dell’Archeologia industriale, dove il turista può avere l’opportunità partendo sempre dal paese di scendere verso le antiche cartiere, le ferriere, soffermarsi alla sorgente dell’Acquaolevano e dell’Acqua Buona, visitando la centrale idroelettrica e risalendo lungo i bottini e i guadi dell’acquedotto giungendo poi all’Avella di Basso allo sguardo vigile dell’Accellica. Infine il sentiero delle antiche mulattiere, un sentiero di collegamento antico da Bardiglia al Piano del Gaudo, seguendo le impronte dei mandriani lungo la sorgente del Savuco, la Sorgente di Iumaiana, attraversando il Piano degli Evangelisti e i valloni ornati da tassi e felici che rendono unico lo scenario. Tre sentieri con tre peculiarità diverse, inseriti nel programma Luglio-Agosto con cadenza doppia per offrire a tutti l’opportunità di partecipare. Insieme alle tre possibilità nuove e inedite altri sentieri di particolare interesse, visionati da punti di vista nuovi e collegati con la rete realizzata precedentemente dei sentieri tematici. Cosi la Valle del Tusciano, la Tempa del Castello, il Circuito dell’Accellica e il Circuito di Tannera. Quest’ultimo adattato all’escursionista appassionato, su un percorso di 18 km che prevede l’intera risalita nell’acqua, attraversando le gole del Cupone per ridiscendere lungo la costa Savestiana fino ai castagneti del Tizzano. Sembrava tutto pronto, ma la nostra passione era ancora più forte e cosi si inseriscono altre due escursioni, una alla ricerca delle Fragoline di Bosco in occasione della “I festa della fragolata di montagna” e l’ Escursione alla ricerca dell’origano. Due iniziative volte al turista legato alla montagna viva, alla montagna vera, due iniziative che risulteranno molto apprezzate e decantate. Inoltre a conclusione di un programma pieno, vengono inserite per 4 martedi , mini-escursioni per i bambini che nello scenario della colonia Montana di Acerno, quest’anno, per la prima volta, hanno avuto l’opportunità di usufruire dal lunedi al venerdi del “Mini Club”, un’iniziativa apprezzata e seguita da oltre 156 iscritti. Quattro i percorsi scelti e organizzati a “vestito” per i più piccoli, la visita al Mulino, il percorso dei castagneti, la cartiera e sentiero degli acquedotti. Da contorno al progetto escursionistico, l’organizzazione di “Vivi Acerno 2010” a cura dell’Associazione Agape, un evento lungo 2 mesi, caratterizzato da musica itinerante, manifestazioni canore (impronta popolare), mostre fotografiche a tema (tra cui una sulla Montagna dell’Ass. Girogustandocampania), lo Star Party dei Picentini (osservazioni astronomiche da Piano del Gaudo e da Acerno con mostre e convegni), festival della musica per giovani, rappresentazioni teatrali, cinema per grandi e piccini, e tante altre iniziative. Un’estate piena che ha puntato (con successo) alla realizzazione del primo villaggio turistico cittadino, con una veste sempre attiva, nuova e soprattutto volta al futuro. Il tutto a questo punto è pronto, e il tocco finale viene realizzato con l’investimento effettuato dell’acquisto di bastoncini da trekking da offrire al turista insieme ad acqua, assistenza e trasporto in fuoristrada. L’organizzazione ora è completata, non restava che aspettare l’arrivo del mese di Luglio e sperare che quei tanti manifesti, quelle tante locandine affisse per il paese e non solo, legate ad internet e al passa parola facessero il loro “dovere”. ... (continua)