È terminata nella tarda mattinata di ieri l’istruttoria sulla verificare delle schede elettorali imposta lo scorso 4 agosto dai giudici di Palazzo Spada. Il Prefetto, ha verificato che molte schede vidimate ma non utilizzate mancano all’appello nella sezione numero 1, sezione del presidente dei presidenti. Da quanto si legge nel verbale redatto dal prefetto risulta che: « nella sez. n. 1 il presidente di sezione ha verbalizzato che sono state bollate in tutto 1168 schede, mentre dalla conta effettuata si sono riscontrate un totale di schede timbrate che ammonta a nr. 1118 che, non corrisponde al numero delle schede inizialmente vidimate, ne mancano nr. 50». Nella sez . n. 3, invece, risulta una scheda in più rispetto al numero dei votanti, lo stesso nella sez. 10. Infine, nella sez. 8 è presente una scheda in più rispetto a quanto riportato nei verbali. «Riponiamo la nostra fiducia nei giudici del Consiglio di Stato - ha affermato il primo cittadino Giuseppe Salvioli - Chi vuole stravolgere un risultato elettorale per via legale, secondo il nostro punto di vista, non merita di governare. Spero che il CdS ponga una parola fine a questa spiacevole vicenda. Noi nel frattempo continueremo ad amministrare con serietà e responsabilità». Di tutt’altro parere è il capogruppo di “Città Possibile” Domenico Volpe che ha asserito: «Sono nulle le elezioni perché il ricorso è fondato. Avevamo ragione. Anche la verifica presso il Prefetto ha verificato la differenza tra le schede timbrate e non utilizzate, che ne mancano 53, e il numero riportato nei verbali dei presidenti. Le elezioni sono state alterate in 7 sezioni e le anomalie sono state riscontrate soprattutto in 5 seggi. Pertanto rimane in piedi la sentenza del Tar che aveva annullato la proclamazione del sindaco e della sua giunta». Volpe ci va giù duro: «A questo punto, l’intera amministrazione dovrebbe dimettersi, perché non è in discussione il numero dei voti, bensì la scomparsa di schede valide». Anche se il Prefetto di Salerno ha completato l’istruttoria sulla verifica delle schede elettorali ed ha constatato delle “illegittimità” nei verbali redatti dai presidenti delle sezioni, saranno comunque i giudici di Palazzo Spada di Roma ad emettere nuova sentenza. Dario Luca Mattia