Rischiano il licenziamento trenta impiegati della società mista “Cooperazione e Sviluppo”. A stabilirlo l’atto deliberativo approvato durante il Consiglio Comunale convocato in seduta straordinaria mercoledì sera. Tra i punti all’ordine del giorno, i due schieramenti di maggioranza ed opposizione si sono dibattuti sulla “Ricognizione delle partecipazioni comunali ai sensi dell’art.3 commi 27-28 della Finanziaria 2008 e art.14 comma 32 della legge 122/2010 di conversione del decreto legge 78/2010. Modalità di gestione dei servizi”. In pratica, visto che l’Ente Comune è l’unico socio della società mista “Coop. e Sviluppo srl” e Bellizzi è un Comune con un tetto al di sotto dei 30mila abitanti la società sarà liquidata. La società “Coop. e Sviluppo” è costituita da 16 dipendenti a tempo indeterminato e 14 a tempo determinato. Domenico Volpe leader di “Città Possibile” ha annunciato che «stiamo valutando di ricorrere sul piano amministrativo visto che c’è un dichiarazione di falso dentro l’atto deliberativo, perché una cosa è la ricognizione della società, mentre l’atto in questione è ingannevole e falso». Volpe chiarisce la delibera approvata dalla maggioranza: «La delibera, in pratica, parla della liquidazione della società e i servizi verranno affidati a terzi. Torneremo 30anni indietro con servizi scadenti e sottosalari per i lavoratori». Il capogruppo di “Città Possibile” conclude: «Avrebbero potuto fare una proroga della norma, visto che essa scade il 31 dicembre 2011; che fretta c’è? I dipendenti comunque per il momento possono stare tranquilli, in quanto la società dovrà garantire alcuni servizi per il 2011. È tutto un guazzabuglio. Hanno creato solo allarmismo per gli operai. Hanno l’illusione di licenziare gli attuali dipendenti per assumere quelli che vorrebbero loro». Anche il consigliere di maggioranza Alberto D’Auria si è schierato dalla parte dell’opposizione facendo un’osservazione: «Essendo il Comune una “partecipata” al 100% i dipendenti che fine faranno? Perché non sono stati fatti dei bandi visto che la società è in deficit solo di 38mila euro circa e non di 800mila euro come avete sempre millantato?».
(Fonte: La Città di Salerno)
(Fonte: La Città di Salerno)