martedì 16 marzo 2010

Città Possibile diserta il Consiglio. Volpe: approvare il bilancio è stato solo un atto di prepotenza istituzionale

Città Possibile diserta il Consiglio Comunale e indice una manifestazione pubblica per spiegare "le ragioni di una città che vuole chiarezza". Il gruppo consiliare guidato dall'ex vicesindaco di Bellizzi Domenico Volpe, domenica scorsa, ha contesta duramente la scelta di celebrare comunque l'assise cittadina che ha dato poi il via libera al bilancio, e aspetta il giudizio del Consiglio di Stato che, stando a quanto dichiarato proprio da Volpe: "Non potrà che dare seguito alla sentenza emessa dal Tar, verificando soltanto se le procedure di giudizio siano state conformi al dettato normativo". Volpe ha inoltre posto l'accento sul clima aspro che si respira in città e ha rintuzzato le accuse lanciategli nei giorni scorsi dagli uomini della maggioranza guidata da Pino Salvioli: "Non era questa la comunità che sognavo e per la quale ho lavorato per oltre 14 anni. La città oggi è divisa, avvelenata, attarversata dalle accuse e sotto il tallone delle lobby che io ero riuscito a tenere a bada. Gli attuali amministratori invece sono uomini senza storia nè memoria che hanno vanificato in meno di 9 mesi tutto il lavoro che Città Possibile ha svolto a beneficio della comunità di Bellizzi per 14 anni. Avevamo diffidato l'amministrazione a non tenere il consiglio comunale così come strutturato - prosegue Volpe - in data odierna: avevamo chiesto un rinvio del consiglio e l'immediata convocazione di una conferenza dei capigruppo per decidere, nella collegialità vista la precarietà della mia come della loro carica di consigliere comunale, quali fossero i punti all'odg. Approvare il bilancio oggi, quando poi vi è un decreto del Ministero dell'interno che proroga al 30 aprile la data ultima di apporvazione di questo fondamentale documento di programmazione amministrativa, può spiegarsi solo come un atto di prepotenza istituzionale e di invasione di campo nei confronti dell'Amministrazione futura che potrebbe sorgere da un'eventuale ripetizione delle elezioni." Quindi l'affondo: "Sono ormai 8 mesi che annunciano di rivelare la loro presunta verità e puntualmente queste "minacce" si ripetono nel tempo senza portare a cose concrete. Sanno benissimo che il bilancio dell'ente è sano altrimenti non avrebbero potuto varare ben dieci convenzioni esterne, che sarebbero vietate dal patto di stabilità qualora le casse del Comune che vuole "assumere" siano nello stato di dissesto millantato da costoro".
(Fonte: Il Nuovo Salernitano)

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