Confermato per martedì prossimo lo sciopero indetto dai dipendenti comunali di Bellizzi, anche alla luce della revoca della delibera di giunta 84 del 22 aprile 2010, con la decisione di applicare l’art. 54, comma 3, del decreto legislativo nº 150 del 27 ottobre 2009, ossia, il decreto Brunetta, che dá la possibilitá all’Amministrazione, «al fine di assicurare la continuitá ed il migliore svolgimento della funzione pubblica, qualora non si raggiunga l’accordo per la stipulazione di un contratto collettivo integrativo», di provvedere, in via provvisoria, «sulle materie oggetto del mancato accordo, fino alla successiva sottoscrizione». Per i sindacati Cgil, Uil e Cisl la legge si dovrebbe applicare a partire dal 2011. «L’Amministrazione Salvioli, in materia del pubblico impiego, - ha affermato il vicesindaco Giulio Bettinelli, nonché responsabile del personale del comune - ha fatto una scelta netta e drastica: quella di eliminare tutti i privilegi che, per anni, alcuni dipendenti hanno beneficiato. Con noi, chi merita sará premiato, chi non lavora sará penalizzato e nei casi estremi ricorreremo ad estremi rimedi. In merito all’agitazione, possono fare tutti gli scioperi che vogliono, l’Amministrazione andrá avanti sulla linea intrapresa: quella dell’efficienza della macchina amministrativa per dare migliori servizi ai cittadini». Altrettanto netta la replica dell’ex vicesindaco Domenico Volpe, leader del movimento "Cittá Possibile": «avevamo una macchina amministrativa che funzionava molto bene con equilibrio ed armonia. Per la prima volta c’è un malcontento diffuso. Sanno solo fare confusione questi amministratori». «Noi non abbiamo mai privilegiato nessuno - dice Volpe - lo dimostrano le centinaia di opere pubbliche che sono state messe in moto da questi dipendenti».
Dario Luca Mattia