E’ stato scelto il drammaturgo dell’ultimo lustro, votato da una commissione di studenti universitari dello spettacolo e del teatro di tutta Italia. Secondo gli studenti dello spettacolo l’autore è Aniello Nigro con i testi teatrali: T:Tralasciando godo, Haldo – a qualcuno piace, La libellula e il monologo Madre Teresa di via Margutta. L’autore bellizzese, che da qualche anno vive a Roma, si è distinto per la sua duttilità stilistica delle opere teatrali che vanno dal teatro dell’assurdo, in puro stile ionescano, come T: Tralasciando godo, a quello quasi brechtiano della tragicommedia La libellula, alla pure commedia Haldo e alla tragica storia di Madre Teresa di via Margutta che sembrano attribuire a Nigro uno stile di ruccelliana memoria. Ma quello che ha colpito i giovani laureati in spettacolo è proprio uno stile proprio che contamina tutte le opere partecipanti. In una società dove i drammaturghi languono, un giovane autore come Nigro che, scrive per il teatro dal 2005, dà speranza ad una nuova drammaturgia contemporanea che è fatta di nomi conosciuti come Chiti, Celestini, Paolini, Del Bono ecc. Bisogna solo conoscerli, leggerli e giudicarli, semplice no! Loro hanno scritto tocca agli operatori teatrali leggerli e interpretarli. Perché se non esiste una nuova drammaturgia contemporanea è anche colpa di chi non dà fiducia ai nuovi autori. Fare cultura non è solo mettere in scena i grandi classici, ma è saper affrontare anche i nuovi temi che vengono proposti dai drammaturghi contemporanei. Non è vero che non esistono, forse in realtà non si vogliono fare esistere, sarà perchè il regista nel novecento si è accaparrato di tutta l’arte teatrale essendo al centro della critica. Sarà perchè mettere in scena uno Shakespeare o un Goldoni dà (all’apparenza) prestigio, senza alcun rischio. Sarà, forse anche per ignoranza creata da i soliti signori del teatro che non ne vogliono proprio sapere di teatro innovativo (e questo ci pone indietro al confronto con le altre nazioni). Sarà per tutto questo che i nuovi autori non si conoscono. Complimenti all’impegno di questi giovani laureati che hanno dato una speranza... hanno acceso una fiaccola su un’arte che senza drammaturgia non ha poi tanta ragione di esistere... Complimenti soprattutto in questo periodo in cui si sta tagliando, praticamente, l’unico ente culturale (che forse avrà anch’esso colpe organizzative). Complimenti a tutti e complimenti ancora ad Aniello Nigro.