giovedì 22 luglio 2010

Nuovo asfalto su via Roma: Reclami da parte dei cittadini - L’opposizione insorge: "Così si sprecano oltre 700mila euro".

Sono iniziati i lavori pubblici di riqualificazione del manto stradale di via Roma, strada principale di Bellizzi. L’arteria ex statale divenne comunale nel 1999 ed è in quell’anno che tale strada venne asfaltata per l’ultima volta. L’opera di messa in sicurezza di via Roma è costata alla cittadinanza circa 220mila euro, l’intero percorso della strada è di circa 4 km. I lavori termineranno, probabilmente, a fine luglio. Ma, già da ieri pomeriggio arrivano i primi reclami da parte dei cittadini, i quali segnalano che tali attività dovrebbero essere svolte di sera-notte, perché con questo caldo, di giorno gli appartamenti dei palazzi che costeggiano ambo i lati di via Roma stanno diventando dei “forni”. «Con il nuovo manto stradale di via Roma e via Cuomo – sottolinea il coordinatore del movimento “Insieme Bellizzi” Massimo Paolini - si sta iniziando a concretizzare ciò che è l’operato dell’amministrazione Salvioli, che fin dal primo momento ha voluto mantenere fede a quelli che erano i punti del programma pre-elettorale». Di totale visione diversa è il leader dell’opposizione ed ex vicesindaco Domenico Volpe: «E' una pagliacciata – asserisce Volpe a gran voce – sono stati in grado di combinare solo guai: innanzitutto via Roma non presentava né buche, né crepe, né voragini; hanno sfalsato la programmazione, bisognava prima allacciare le diramazioni idriche sulla nuova rete che è costata 2milioni e 700mila euro. Con questa sceneggiata hanno fatto perdere al comune oltre 700mila euro e sono soldi che noi avevamo accantonato proprio per fare il progetto integrato. Quando verranno realizzati i nuovi allacci idrici dovranno nuovamente danneggiare l’asfalto; non potevano aspettare qualche mese? Quando poi, ci sono le strade interne che veramente hanno bisogno di essere riasfaltate». «Comunque – conclude Volpe – quanto prima dovranno rendere conto delle spese all’opinione pubblica (che sta ridendo) e soprattutto dovranno rendere conto alla Corte dei Conti».
Dario Luca Mattia