giovedì 22 luglio 2010

Salvioli e company condannati dal Giudice del lavoro

Alla fine per non ascoltare alcune motivazioni legittime dei dipendenti del Comune di Bellizzi utilizzando anche il buon senso civico... Salvioli e company sono stati condannati dal Tribunale a pagare i danni e al riconoscimento di quanto dovuto, oltre ad una censura per attività anti sindacale. Quando i dipendenti e le organizzazioni sindacali hanno denuciato che alcune risorse economiche andavano destinate ad una distribuzione equa e non solo per ''alcuni'', e che tutte le convenzioni extra esterne, alcune addirittura illegittime, non potevano andare ad attingere risorse sul fondo salariale-incentivante. Primo fra tutte, la fase della contrattazione precedente (2008-2009) andava rispettata. Questi nonostante il tentativo di conciliazione in Prefettura, prima di giungere alla denuncia e allo sciopero non c'è stato niente da fare. La testardagine e le bugie di privilegi inesistenti, ma utilizzati per fare il presuntuoso ''forte con i deboli...'' Ora non solo bisognerà riconoscere il giusto indennizzo, interverrà la Corte dei Conti sui soldi spesi impropriamente fino ad ora. Questa sentenza di condanna per il Comune aprirà un conflitto enorme che a pagarne le spese saranno i servizi al Cittadino e per le casse Comunali. La prossima sarà quella dei lavoratori e lavoratrici precari, licenziati senza nessuna motivazione, solo con la scusa di bandire ''concorsi truffa''. Ora al super esperto, super pagato e super ''trombato'' dagli elettori, nonchè vice sindaco con delega al personale, al bilancio e affari generali cosa dirà ai suoi colleghi, ma soprattutto ai Cittadini di Bellizzi sulla pessima figura di essere considerati antidemocratici sulle politiche del lavoro.
Mimmo Volpe - Capogruppo di Città Possibile