Due mesi. Tanto è durata la "strategia del silenzio" che il presidente del Consorzio di gestione del Costa d'Amalfi, Augusto Strianese, ha adottato in merito al difficile iter per il riassetto della presidenza di Aeroporto di Salerno spa. Silenzio che per il presidente della Camera di commercio "è servito a non alimentare diatribe poco nobili che il cittadino non potrebbe capire". Silenzio che, però, lo stesso Strianese decide di rompere, "per dire la verità sulla vicenda aeroporto".
Presidente Strianese, cosa è cambiato nelle ultime ore?
Ho letto alcuni articoli pubblicati sui giornali locali di oggi che mi lasciano davvero sconcertato.
A cosa si riferisce?
All'eventuale incontro tra una delegazione dell'Ente camerale, tra l'altro non costituita da tutti i consiglieri, e rappresentanti della Provincia, in cui si è comunicata l'idea di non desiderare la mia riconferma alla presidenza della società di gestione. Posso comprendere che ognuno a titolo personale abbia la libertà di incontrare chiunque, ciò che invece costituisce un brutto episodio sotto l'aspetto dell'etica istituzionale è che una delegazione, senza una preventiva legittimazione della Giunta o del Consiglio camerale, si presenti ad un tavolo istituzionale su un argomento, tra l'altro, di estrema delicatezza e complessità.
Un'idea, quella del passaggio di consegne, che anche lei ha spesso confermato.
Infatti ciò che non mi spiego è il comportamento di questi colleghi, dal momento che una prima volta a dicembre, ad una mia richiesta di sollevarmi dall'incarico per i ben noti motivi di salute, la Giunta mi impose di restare fino alla privatizzazione della società di gestione. Successivamente, nell'ultima seduta del Consiglio camerale, con unanime consenso, mi fu confermata la fiducia per andare avanti.
E ora?
Ora, considerando che ho più volte manifestato, anche nel corso dell'ultima Giunta, di voler passare la mano, spero di capire prima possibile perché è stato creato tutto questo subbuglio, abbandonando una linea di coerenza e dignità istituzionale che l'Ente camerale meriterebbe.
Nella riunione del cda del 3 agosto, aggiornata poi al 5, arriva la proposta di una presidenza a tempo.
Poco dignitosa anche per l'istituzione che presiedo, dopo l'enorme lavoro svolto per il completamento e l'avvio dello scalo e gli sforzi finanziari assicurati in quantità molto più rilevanti e in anticipo rispetto agli altri enti consorziati. Nella stessa seduta emerse anche l'incompatibilità dei due parlamentari presenti nel cda. A questo punto, in una nota scritta, proponevo di congelare le cariche dei due parlamentari, in attesa del pronunciamento della Giunta per le Elezioni dei due rami del Parlamento sull'incompatibilità degli stessi, rinviare le elezioni del Presidente e Vice Presidente e assicurare la gestione ordinaria attraverso i restanti tre consiglieri.
Ma non è andata così.
No. E, in aggiunta, sono stato accusato di mala gestio dello scalo salernitano, di bilanci in rosso e di deficienze infrastrutturali. In realtà, ho evidenziato che è impossibile produrre utili in una società che ancora sta realizzando le opere infrastrutturali necessarie alla gestione e che comunque, sia pur completate, la tipologia di iniziativa imprenditoriale richiede una lunga fase di start-up.
Crede ancora nell'aeroporto?
Certamente. Da sogno irrealizzabile, è diventato, con il tempo ed il lavoro, un'avventura stupenda, che ho condiviso con i cittadini e lavoratori dello scalo. E' soprattutto a loro che va il mio pensiero affinché il futuro dello scalo sia affidato in buone mani, assicurando ad essi una serena e meritata situazione lavorativa.
(Fonte: Il Denaro - Servizio di Diletta Turco)