Ieri si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Forum dei Giovani del Comune di Bellizzi.
Grande l’affluenza alla votazione che ha visto la partecipazione di oltre 700 giovani di età compresa tra i 15 e i 32 anni. Francamente questo è l’unico dato che mi lusinga visto che ho potuto ammirare una mia “creatura amministrativa” (fatemi passare l’espressione) continuare il suo percorso. Per questo ringrazio e apprezzo chi mi ha sostituito nella delega assessoriale.
Peccato che alcune scene mi sono sembrate quantomeno inusitate se non addirittura stonate in confronto al contesto. Intendiamoci: chi ha vinto avrebbe comunque vinto e chi è stato eletto sarebbe stato comunque eletto (il dubbio ce l’ho in verità solo su un paio ma comunque sorvoliamo…).
A tal proposito faccio i miei più sinceri auguri a tutti i neo consiglieri ma uno in particolare lo faccio a chi prima di essere amministratore era il vice presidente di questo organismo: sappia avere la stessa pacatezza nei modi, il medesimo rispetto nelle azioni (soprattutto quelle altrui) e uguale lungimiranza nelle scelte rispetto a colui che lo ha preceduto. Se il Forum dei giovani ancora esiste è solo per la contestuale presenza di queste tre caratteristiche che un amministratore deve avere nei confronti di coloro che lo hanno caricato di una responsabilità più che di un onore. Non voglio neanche credere a quelle voci che mi hanno riferito di pressioni subite in particolare dal massimo garante di quella competizione dopo il sindaco, il delegato alle politiche giovanili, perché qualche errorino all’inizio, soprattutto se si è particolarmente giovani, si può anche commettere.
Come non voglio neanche ricordare la presenza asfissiante degli amministratori (altro che le sciocchezze che scrive qualcuno che si auto definisce giornalista e confonde in questo modo fatti ed idee su blog e quotidiani locali) i quali hanno letteralmente presidiato il seggio. Addirittura c’era qualcuno che si vantava che quella fosse la sua “tattica” per le elezioni, il suo modus operandi insomma. Peccato che le elezioni di ieri non riguardavano quella persona, già consigliere di maggioranza da quasi 4 mesi e titolare di una delega che non è direttamente connessa con le politiche giovanili.
Come non voglio nemmeno sottolineare troppo le “navette” create per l’occasione anche da alcuni assessori (uno in particolare ma lì forse trattasi di una sperimentazione dei vari mezzi di trasporto dopo aver posato la bicicletta dell’estate): in altri luoghi aggregazionali (fatemi passare il neologismo per non usare l’aggettivo “politici”) erano magari gli stessi candidati che chiedevano il voto, come è giusto che sia, non amici adulti o, cosa peggiore, amici amministratori.
Solo un ultimo appunto: forse qualcuno non riesce a comprendere (o non vuole farlo) ma la pressione psicologica (timore reverenziale come si esprime anche il codice civile) di solito è esercitata con la sola presenza assidua (per me sinonimo dell’asfissiante di prima) in un determinato luogo per un certo motivo. Gli amministratori di ieri non si sarebbero mai esposti tanto per una competizione che riguardava e che doveva riguardare i giovani perché fatta con loro e per loro. E non crediate che non ci sia stato qualcuno che non abbia tentato in passato di fare quello che gli amministratori attuali hanno fatto ieri: semplicemente chi vi scrive, spalleggiato dal sindaco e dal vice sindaco precedenti, si è opposto fermamente a quella logica perché contraria alla incondizionata e limpida partecipazione dei ragazzi ad una loro (ribadisco) competizione.
Credo di essermi dilungato già abbastanza. Per questa ragione faccio di nuovo i miei più sinceri complimenti a tutti gli eletti, con l’augurio che dimostrino una maturità nelle idee e nelle azioni maggiore rispetto alla classe dirigente che li amministra.
Grande l’affluenza alla votazione che ha visto la partecipazione di oltre 700 giovani di età compresa tra i 15 e i 32 anni. Francamente questo è l’unico dato che mi lusinga visto che ho potuto ammirare una mia “creatura amministrativa” (fatemi passare l’espressione) continuare il suo percorso. Per questo ringrazio e apprezzo chi mi ha sostituito nella delega assessoriale.
Peccato che alcune scene mi sono sembrate quantomeno inusitate se non addirittura stonate in confronto al contesto. Intendiamoci: chi ha vinto avrebbe comunque vinto e chi è stato eletto sarebbe stato comunque eletto (il dubbio ce l’ho in verità solo su un paio ma comunque sorvoliamo…).
A tal proposito faccio i miei più sinceri auguri a tutti i neo consiglieri ma uno in particolare lo faccio a chi prima di essere amministratore era il vice presidente di questo organismo: sappia avere la stessa pacatezza nei modi, il medesimo rispetto nelle azioni (soprattutto quelle altrui) e uguale lungimiranza nelle scelte rispetto a colui che lo ha preceduto. Se il Forum dei giovani ancora esiste è solo per la contestuale presenza di queste tre caratteristiche che un amministratore deve avere nei confronti di coloro che lo hanno caricato di una responsabilità più che di un onore. Non voglio neanche credere a quelle voci che mi hanno riferito di pressioni subite in particolare dal massimo garante di quella competizione dopo il sindaco, il delegato alle politiche giovanili, perché qualche errorino all’inizio, soprattutto se si è particolarmente giovani, si può anche commettere.
Come non voglio neanche ricordare la presenza asfissiante degli amministratori (altro che le sciocchezze che scrive qualcuno che si auto definisce giornalista e confonde in questo modo fatti ed idee su blog e quotidiani locali) i quali hanno letteralmente presidiato il seggio. Addirittura c’era qualcuno che si vantava che quella fosse la sua “tattica” per le elezioni, il suo modus operandi insomma. Peccato che le elezioni di ieri non riguardavano quella persona, già consigliere di maggioranza da quasi 4 mesi e titolare di una delega che non è direttamente connessa con le politiche giovanili.
Come non voglio nemmeno sottolineare troppo le “navette” create per l’occasione anche da alcuni assessori (uno in particolare ma lì forse trattasi di una sperimentazione dei vari mezzi di trasporto dopo aver posato la bicicletta dell’estate): in altri luoghi aggregazionali (fatemi passare il neologismo per non usare l’aggettivo “politici”) erano magari gli stessi candidati che chiedevano il voto, come è giusto che sia, non amici adulti o, cosa peggiore, amici amministratori.
Solo un ultimo appunto: forse qualcuno non riesce a comprendere (o non vuole farlo) ma la pressione psicologica (timore reverenziale come si esprime anche il codice civile) di solito è esercitata con la sola presenza assidua (per me sinonimo dell’asfissiante di prima) in un determinato luogo per un certo motivo. Gli amministratori di ieri non si sarebbero mai esposti tanto per una competizione che riguardava e che doveva riguardare i giovani perché fatta con loro e per loro. E non crediate che non ci sia stato qualcuno che non abbia tentato in passato di fare quello che gli amministratori attuali hanno fatto ieri: semplicemente chi vi scrive, spalleggiato dal sindaco e dal vice sindaco precedenti, si è opposto fermamente a quella logica perché contraria alla incondizionata e limpida partecipazione dei ragazzi ad una loro (ribadisco) competizione.
Credo di essermi dilungato già abbastanza. Per questa ragione faccio di nuovo i miei più sinceri complimenti a tutti gli eletti, con l’augurio che dimostrino una maturità nelle idee e nelle azioni maggiore rispetto alla classe dirigente che li amministra.
Cristian Telese