sabato 10 ottobre 2009

Lavoratrici in lotta: Ingannate, umiliate e offese

Un nostro diritto: IL LAVORO... strumentalizzato per ingannare altre centinaia di persone disoccupate e piene di speranze e future aspettative (irrealizzabili giuridicamente). E' il risultato di una lunga vicenda consumata alle nostre spalle di lavoratrici e cittadine di Bellizzi.
Denunciamo pubblicamente, la ''TRUFFA-Concorso" per Cuoche, Aiutanti Cuoche e Assistenti vari, perpetrata dal Sindaco e Amministratori di Bellizzi, con la complicità degli organismi della società Cooperazione e Sviluppo. Esprimiamo tutto il nostro disappunto per portare chiarezza a chi continua a professare meritocrazia, trasparenza e tutto ciò che dovrebbe rappresentare la democrazia e la libertà.
Noi non auguriamo a nessuno di vivere quello che abbiamo dovuto subire in questi giorni convulsi. Inoltre, in questi anni, sopportare il sottosalario nelle società e cooperative che gestivano i servizi per conto del Comune, e accettare i passaggi di cantiere, sempre con mediazioni umiliati con trattative estenuanti, e alla fine quasi sempre una ''concessione'' per continuare a lavorare, pur facendo sempre il proprio dovere. L'inganno di richiamare un pretesto normativo per ''sbatterci'' fuori premeditatamente, e poi, un Concorso dove erano gia state individuate le vincitrici. Lo abbiamo denunciato prima che questo si avverasse agli organi competenti.
Hanno provato a dividerci nella lotta, in parte ci sono riusciti. A chi si è dissociata non rimproveriamo niente, purchè la propria dignità è salva. Aver superato una presunta prova di un Concorso "BURLA", non significa essere più brave. Lo sanno anche le presunte ''vincitrici'' e colleghe di sempre. La responsabilità è solo di chi detiene un ''potere temporale'' è pensa che tutto gli è consentito (momentaneamente).
Anche con il silenzio si è complice in questa assurda vicenda. Hanno scelto con la logica dell'appartenenza... è sfidiamo a smentirci, tra parenti di tizio e amico di caio, una parte ha superato la prova a porte chiuse. Gli stessi titoli posseduti non valutati. Si ribaltano i giudizi dei Commissari esterni ''esperti'', costringendoli a dissociarsi. Anche loro dovranno rispondere del proprio operato. Un'esperta interna, che conosce vita e miracolo delle lavoratrice, di noi tutte, perchè dentro l'attività lavorativa, in quanto si è collaborato gomito a gomito in questi anni... siamo curiosi del suo giudizio.
Noi non ci fermeremo perchè la legge è dalla nostra parte. Alle nuove (poche) lavoratrici precarie stagionali, per tre mesi, gli auguriamo buon lavoro. Ai cittadini diciamo solo di essere giudicate e non additate, per il lavoro e la professionalità che abbiamo dato anche a vostri figli.
Paghiamo un prezzo politico che non ci appartiene. Ma se politica significa illudere, strumentalizzare e perseguitare altre persone è solo cattiva politica è cattivi Amministratori. Bellizzi non lo meritava!

Le Lavoratrici precarie di Cooperazione e Sviluppo sempre in lotta per il Lavoro.